Come molti sanno, la Mini è una rivisitazione in chiave moderna dell’indimenticabile capolavoro del 1959. Le nuove Mini sono prodotte dal 2001 e il marchio appartiene al costruttore tedesco BMW. Dal punto di vista storico tutto ebbe inizio nel 1994 quando BMW acquisì dalla British Aerospace il Gruppo Rover che comprendeva anche il marchio Mini. Dopo alcuni anni di studio, nel 1998 finalmente BMW diede il via al nuovo progetto Mini: il design scelto fu quello di Frank Stephenson. Nel 2001 dopo un periodo di messa a punto vede la luce la nuova Mini prima serie. Motore 1.6 16V anche in versione sovralimentata con potenze fino a 163 CV. Nel 2003 la gamma si arricchì con la Diesel Mini One D da 75 cavalli. Nel 2004 arrivò la Cabrio con tetto apribile in tela e l'anno successivo le elaborazioni John Cooper Works, che permisero di alzare la potenza dei motori della Cooper e della Cooper S (quest'ultima fino a 200 cavalli). All’inizio del 2005 il primo restyling con una serie di piccoli aggiornamenti estetici e meccanici. Nel 2006 gli aggiornamenti sono più consistenti: il design non cambia più di tanto ma i motori vengono sviluppati in collaborazione con PSA e sono quattro cilindri 1.6 con potenze oscillanti tra 90 e 175 CV. Ulteriori aggiornamenti nel 2010 con i nuovi diesel di BMW in luogo dei motori realizzati con PSA, mentre la terza serie è datata 2014. Ancora più lunga e accogliente è proposta anche con carrozzeria a cinque porte che in pratica va ad affiancarsi alla Clubman già presente con la seconda serie. Negli ultimi anni la gamma Mini si è sviluppata in modo considerevole proponendo versioni che hanno incontrato il gradimento del pubblico come nel caso della Countryman, una variante più grande, capiente, versatile e venduta anche con trazione integrale. O versioni meno fortunate e perciò tolte di produzione come nel caso della Paceman, la Coupé o la Roadster. L’evento più importante di questo ultimo periodo è il debutto della prima Mini Full Electric.