Jaguar

È uno dei pilastri storici dell’industria automobilistica inglese. Un marchio che affonda le sue radici nel 1922 quando un giovane ingegnere William Lyons insieme al pilota William Walmsey fondò la Swallow Sidecar Company. La Swallow Sidecar produceva veicoli a tre ruote, ma già a partire dal 1930 si passò alla produzione motociclistica e poi automobilistica e da quel momento la ragione sociale mutò in SS Cars Ltd. e iniziò la propria produzione di vetture di lusso. La prima vettura fu comunque la SS1 Jaguar presentata nel 1931.

Dopo la seconda guerra mondiale, dal 1945, la produzione ripartì celermente e Jaguar esordì ufficialmente quello stesso anno con la berlina Mark IV con motori a quattro e sei cilindri a cui furono affiancate un paio di anni dopo la cabriolet e la Mark V (una sorta di restyling della IV). Mentre la produzione delle Mark nelle sue evoluzioni proseguiva florida, Lyons volle allargare i suoi orizzonti verso gli USA. Per far ciò il costruttore inglese realizzò la XK120, una bella spider due posti dal look elegante ma sportivo che riscosse un buon successo a partire da 1948. Ma Jaguar seppe dire la sua anche nel mondo delle corse. E la XK120 fu la protagonista della prima delle 5 vittorie a Le Mans insieme alle mitiche C-Type e D-Type. E l’erede spirituale di queste ultime due è forse la macchina più iconica per il marchio britannico.

Nel 1961 venne presentata la bellissima E-Type (auto regina  di moltissimi film e protagonista dei fumetti Diabolik). La “fortuna” ricavata con questa vettura venne in parte reinvestita acquisendo la Daimler e la Coventry Climax. Da quel momento iniziò anche il trasferimento di una parte sempre più consistente della produzione da Swallow Street alla sede di Browns Lane, sempre a Coventry, presso gli ex-stabilimenti Daimler. Da sottolineare che il logo Daimler divenne un semplice marchio destinato alle versioni più ricche dei modelli Jaguar, a partire dalla Mark X del 1961 e dalla S-Type del 1963. E fu proprio in quegli anni che Jaguar raggiunse il picco della sua popolarità e attività. Purtroppo però per Jaguar gli anni di gloria non durarono ancora a lungo e le vendite iniziarono presto a calare già verso la fine degli Anni 60. Così  decisero di aggiornare lo stile e la tecnologia offerta come facevano le dirette concorrenti tedesche. Nacque il nuovo propulsore V12, una delle ultime creazione di sir William Lyons e la prima serie delle berlina XJ, un modello particolarmente apprezzato che riscosse grande successo nelle vendite negli Anni 70.

Gli Anni 80 furono per il marchio gli anni della produzione razionalizzata: si puntava a migliorare qualità e affidabilità e tra l’altro fu necessario tagliare migliaia di posti di lavoro, ma alla fine l’obiettivo fu raggiunto. Tornarono anche le vittorie nel mondo delle competizioni grazie alla XJ-S (erede della E-Type). Nel campionato Turismo europeo e nel mondiale Endurance, arrivarono infine a metà del decennio il primo posto alle 24 ore di Le Mans e Daytona. Così dopo aver fatto parte negli anni precedenti della British Leyland, per Jaguar tornarono presto tempi difficili, fino a quando l’azienda, ormai sull’orlo del collasso, passò sotto il controllo dell’americana Ford nel 1989. Gli anni passati con Ford furono comunque travagliati e Jaguar non trovò mai il giusto assetto, anche per scelte strategiche sbaglia come il lancio della berlina “popolare” X-Type realizzata sulla base della Ford Mondeo. Un “sacrilegio” che i puristi del marchio non perdonarono mai alla Jaguar.

Quegli anni furono contraddistinti più da ombre che da luci, fino a quando nel 2008 arrivarono gli indiani della Tata che acquisirono Jaguar e Land Rover. Dunque  Jaguar “rivedrà la luce” sotto la gestione del marchio indiano Tata, che nel 2018 acquisì la società e diede nuova linfa ai progetti. La nuova direzione ha portato significativi cambiamenti all’interno dell’azienda, dimostrando di voler proseguire il rinnovamento della gamma seguendo un design più moderno, di rottura con il passato. Nascono così la entry-level XE, le  nuove edizioni delle più grandi XF e XJ,  la sportiva F-Type e le prime suv marchiate Jaguar: la E-Pace, la F-Pace e l'elettrica I-Pace.
 

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