Per tutti gli appassionati di auto è un marchio di grande importanza, eppure ha una storia relativamente recente. Proprio come Ferrari o Lamborghini. L’azienda fu infatti fondata nel mese di marzo del 1949 da un giovane ingegnere italo-austriaco, Carlo Abarth. L’Abarth nacque come scuderia sportiva specializzata nella preparazione di vetture sportive di cilindrata ridotta e i primi successi commerciali arrivarono con la vendita delle omonime marmitte sportive, realizzate per Fiat, Alfa Romeo, Lancia e anche Porsche. Il logo scelto per l’azienda fu fin dall'inizio uno scorpione, il segno zodiacale di Carlo Abarth: venne disposto al centro di uno scudo, simbolo di vittorie, con sfondo giallo e rosso, i colori di Merano, città natale del padre di Abarth.
La consacrazione del marchio avviene nel 1955, anno in cui Abarth decise di elaborare una Fiat 600 per dfar vita a una piccola sportiva: la 750 GT. Per Abarth fu un trionfo sportivo e commerciale: la vettura batté numerosi primati alla Mille Miglia e sulla pista di Monza. Da allora fu un continuo crescendo e il marchio Abarth diventò sinonimo di grandi prestazioni su auto di estrazionbe popolare. Così accadde anche nel 1958 quando Abarth decise di cambiare il carattere alla piccola Fiat 500 montando uno scarico sportivo associato a carburatori Weber. La vettura stupirà nuovamente tecnici e addetti ai lavori, e fu un successo anche commerciale. Attualmente l'azienda è una società controllata totalmente dal gruppo italo americano di FCA, che da poco ha stretto un’alleanza con il colosso franco nipponico PSA. La produzione attuale dell’Abarth si basa essenzialmente su due modelli derivati dalla Fiat 500: la berlina e la Cabrio.
